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La psicoterapia può favorire l'integrazione tra gli emisferi cerebrali


Il breve e simpaticissimo corto che vi presento, rappresenta, in modo ironico, l'importanza dell'integrazione tra i due emisferi cerebrali.


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Tutti sappiamo che il nostro cervello è composto da due differenti emisferi, il destro e il sinistro.
Quasi tutti sappiamo, almeno a grandi linee, che i due emisferi hanno caratteristiche e funzioni specifiche differenziate.
Alcuni di noi sono anche a conoscenza dell'esistenza del corpo calloso, una spessa lamina costituita da fasci di cellule nervose, che favorisce lo scambio di informazioni tra i due emisferi cerebrali.

Ora che abbiamo tracciato queste elementari linee guida sull'anatomia del nostro cervello, proviamo ad entrare, sempre in modo molto elementare, senza la pretesa di farne un trattato scientifico, nel merito delle principali specificità dei due differenti emisferi.


Il cervello sinistro è deputato all'acquisizione sequenziale delle informazioni provenienti dall'ambiente, interno ed esterno. E' quello che comunemente incarna la razionalità, la logica, le attività di calcolo, detiene la consapevolezza del tempo.
E' anche sede del linguaggio ed è deputato al perseguimento degli obiettivi che si pone, attraverso una costante revisione delle azioni.
La dominanza di questo emisfero è solitamente associata a una maggiore freddezza, razionalità e a un maggior distacco emotivo.


L’emisfero destro incarna la nostra parte creativa, emotiva; le informazioni provenienti dall’ambiente sono, in questo caso, acquisite nella loro visione d’insieme, come quando ci soffermiamo a guardare un quadro, cogliendone gli aspetti generali, immergendoci emozionalmente nella sua interezza. Solo nel momento in cui decidessimo di analizzare il quadro da un punto di vista tecnico, interverrebbe il nostro emisfero sinistro.
Prediligendo l’istinto e l’emotività, non bada ai dettagli, ha una buona percezione dello spazio ma non elabora il concetto di tempo.
La forte dominanza di questo emisfero incarna una personalità artistica, emotiva, sognatrice, impulsiva e, spesso, poco incline a considerare attentamente le conseguenze delle proprie azioni.

Quello che qui vorrei però sottolineare, metaforicamente ben rappresentato nel corto animato, è il fatto che i due emisferi, in una condizione ideale, debbano comunicare efficacemente ed integrare tra loro le specifiche funzioni cui sono deputati; l’equilibrio tra emotività e razionalità, tra istinto e valutazione, tra previsione e improvvisazione, tra pensiero ed emozione, è l’obiettivo cui tutti noi dovremmo ambire per un maggiore benessere psicofisico.



Tutti i recenti studi neurobiologici sono concordi nel definire le strutture del nostro cervello come strutture plastiche, che si possono modificare nel tempo e la psicoterapia produce cambiamenti significativi e duraturi nel cervello, favorendo anche l'integrazione tra i due emisferi per una migliore gestione della propria vita emotiva e relazionale.



Dr. Roberto Callina
Psicologo Psicoterapeuta - Milano

09/09/2016